Sul Sagittario (durante la Bilancia)
Ogni Segno raccoglie l'eredità del precedente, elabora una propria coscienza e la consegna al successivo. Nel caso del Sagitta, la rigenerazione araba dello Scorpione produce un individuo che è ancora a metà, un nero a metà, che non ha dimenticato i piaceri terreni, ma già vede nell'Universo lo Spirito dell'Uomo. Questa visione sarà totalmente a carico del Capricorno che la svilupperà fino a dimenticare i "piaceri terreni". Il Centauro è dunque un ibrido che funziona con due motori: quello della carne e quello dello Spirito. Tutti siamo duali o "schiacciati" tra il segno precedente e quello seguente. La benevola "fregatura" è che più siamo duali più ci confondiamo, ci sentiamo spinti agli estremi da una forza centrifuga potente. L'acceso dualismo lo si può trovare nei Gemelli, nei Pesci, non nel Leone o nel Toro. Lo Scorpione viaggia tra l'Eros e il Tanatos, mentre il Cancro tra il bianco e il nero o il buio e la luce. L'Ariete è invece saldo e univoco. La Vergine ha la punta dello Scorpione richiusa, quindi è un enigma. Acquario è anch'esso poco incline allo sdoppiamento o alla duplice visione, mentre la Bilancia a volte confonde lo squilibrio dei piatti con due distinte personalità. Probabilmente è così. Si vedono spesso monaci del Sagittario, ma devoti della Bilancia non mi risultano.
OM